Queste accanto sono le mie.
Una mini 4wd come dice il nome consiste in una mini vettura (riprodotta in scala 1/32) che ha la caratteristica di avere unatrazione 4X4 e traina con tutte e 4 le ruote motrici.
Una mini 4wd infatti si muove da sola senza doverla spingere in quanto è dotata di un motorino elettrico che funziona con 2 semplici batterie stilo, come quelle che si possono trovare nei telecomandi delle tv.
Come dimensioni una mini 4wd è lunga sui 12 cm circa e larga 8 cm.
E' fatta completamente in plastica ad eccezione degli assali delle ruote e dell'albero di trasmissione in ferro.
Viene in genere fornita di un motorino elettrico che la fa andare non più veloce di una corsa a piedi.
Quando viene comprata con la sua scatola ci si troverà davanti un insieme di componenti di plastica che si devono staccare dalla cornice.
I pezzi seguendo le istruzioni vengono semplicemente assemblati senza bisogno di colla, non è difficile costruire una mini 4wd visto che non ci sono troppi pezzi e le istruzioni hanno illustrazioni molto chiare nonostante tutto sia scritto in giapponese.
Il bello delle mini 4wd è anche la possibilità di poter smontare e rimontare il tutto senza difficoltà e senza danneggiare la vettura.
Nonostante siano modellini motorizzati non hanno un telecomando a distanza e quindi non c'è bisogno di saper guidare una mini 4wd. Proprio per questo non sono dotate di sterzo e vanno dritte e in avanti.
Questo è dovuto alla semplicità con cui sono realizzate il che le rende un oggetto molto economico, costano infatti anche meno di 10 euro!
E con soli 10 euro è possibile avere una vettura che presenta una meccanica miniaturizzata molto interessante: all'interno infatti girano vari tipi di ingranaggi, vi sono i contatti elettrici che portano corrente dalle batterie fino al motore e il sistema di accensione e spegnimento.
Il tutto è stato realizzato in modo molto semplice e ingegnoso che rende una mini 4wd più che un giocattolo ma qualcosa di piùscientifico e professionale, non una semplice macchinina.
Si impara a montare da zero una vettura elettrica partendo dal telaio, si monta la parte elettrica, la parte meccanica, si installa il motore e si applicano le batterie. Infine c'è la parte estetica con l'assemblaggio della carrozzeria sulla quale vengono applicati in varie parti degli adesivi che danno un tocco accattivante alla mini 4wd.
La prima mini 4wd è stata realizzata dalla Tamiya, grande azienda che vende prodotti nel mondo del modellismo, ed è stata venduta nel marzo 1986, il modello era la Hotshot Jr con telaio Type 1 che si vede nella foto qui in basso.

Da come si vede le mini 4wd sono nate per correre libere su qualsiasi terreno, di casa o anche esterno, lo dimostrano le tacche sulle ruote e l'assetto da rally.
Poco più avanti è sorta l'esigenza di utilizzare le mini 4wd in modo più controllato: ecco che per ovviare la mancanza dello sterzo la Tamiya ha progettato una pista per mini 4wd dotata di sponde e terreno liscio in plastica da 2 poi da 3 corsie parallele dotate di uno scambio delle stesse.
Con l'ideazione delle piste negli anni le mini 4wd sono state progettato sempre più verso un uso "tra le sponde" e meno off road.
Contemporaneamente di fronte a questo piccolo concentrato di tecnica è sorta subito tra gli utilizzatori di mini 4wd, chiamatiracer, l'esigenza di migliorare le prestazioni delle proprie vetture apportandovi modifiche extra.
Da qui ecco che le case produttrici di mini 4wd hanno cominciato a produrre e vendere optional mirati a potenziare le auto.
Da qui il grande successo delle mini 4wd nel mondo che si sono diffuse molto velocemente grazie alle loro caratteristiche e grazie anche ai bellissimi cartoni animati giapponesi a loro dedicate, molto simili a quelli dei Pokemon&C. come atmosfera ed esaltazione.
Le mini 4wd per questo sono diventate una moda che però non è andata svanendo visto che si tratta di un prodotto speciale: infatti lo si può trovare sia nei negozi di giocattoli che in quelli di modellismo.
E infatti è il settore del modellismo che ha reso immortale questa "moda" tanto che l'ha reso qualcosa di molto professionale a livello dei modelli radiocomandati a motore a scoppio tanto che ne condivide gli spazi di vendita.
Per questo chi gareggia con le mini 4wd può avere dai 5 ai 70 anni tranquillamente.
Quindi usare una mini 4wd può diventare sia un gioco appassionante sia uno sport per professionisti nel quale entrano in gioco numerose variabili da considerare per poter ottenere prestazioni elevate.
IL MOTORE ELETTRICO

Il principio su cui si basa il funzionamento del motore elettrico a collettore, in corrente continua, è quello classico della spira percorsa da corrente ed immersa in un campo magnetico generato dalle due espansioni polari di una calamita.


Il passaggio della corrente elettrica nella spira crea, attorno ad essa, un campo magnetico che viene influenzato da quello prodotto dalla calamita e nel quale risulta immersa. Il risultato tangibile di questa influenza reciproca tra i due flussi magnetici è l'insorgere di una forza tendente a far ruotare la spira attorno al proprio asse longitudinale.
L'intensità di questa forza dipende sia dalla intensità del campo magnetico prodotto dalla calamita, o induttore, che dalla corrente che circola nella spira, quindi dal flusso magnetico indotto.
Inoltre invertendo il senso di circolazione della corrente nella spira, e ciò risulta possibile semplicemente scambiando tra di loro le polarità di alimentazione collegate alla batteria di accumulatori, anche la forza tendente a farla ruotare assumerà segno contrario per cui la spira stessa ruoterà in senso opposto al precedente.
Se il motore fosse realmente congegnato secondo questo schema di principio si fermerebbe dopo mezzo giro; cioè quando le due espansioni polari dell'indotto verrebbero a trovarsi affacciate alle espansioni polari di segno opposto dalla calamita permanente, senza dar luogo a nessuna coppia motrice.
Ma, come abbiamo appena visto, per far continuare la rotazione della spira basterebbe invertire il senso della corrente che circola in essa; operazione, quest'ultima, cui provvede il sistema di commutazione collettore-spazzola.
In tal modo, infatti, dopo mezzo giro della spira risulta ruotato di mezzo giro anche il collettore che le è solidale e le cui lamelle si trovano ciascuna a contatto con una spazzola portatrice di corrente.
Ad ogni mezzo giro la corrente circolerà pertanto nella spira in senso opposto, cioè cambierà di segno, consentendo la rotazione continua della spira stessa.
I motori per mini 4wd presentano rotori a triplo T.
In altre parole: l'indotto più comunemente usato ha tre espansioni polari, anzichè le due sin qui esaminate, disposte a 120 gradi.
La costituzione del motore a triplo T fa si che, qualunque sia la posizione inerziale del rotore, non vi sia mai una situazione di equilibrio tra le forze magnetiche per cui, immettendo corrente nel circuito di alimentazione, l'indotto entrerà in rotazione immediatamente.
Dunque le spazzole sono dei contatti striscianti che consentono la commutazione della corrente. L'avvolgimento è nel rotore e i magneti sono fissi. I modelli più economici presentano magneti in ferrite e sono costituiti da un involucro stampato a forma di lattina (can motors) chiuso da un fondello.
Non hanno generalmente parti intercambiabili e, una volta usurate le spazzole, sono da gettare. La ferrite non consente elevate correnti e, in genere si hanno rendimenti modesti e basso rapporto potenza/peso.
I tipi più evoluti presentano magneti pregiati, al cobalto o al neodimio, albero su cuscinetti a sfere, spazzole intercambiabili, possibilità di variare l'anticipo.
Consentono potenze elevate, assimilabili a quelle dei motori a scoppio, e buoni rendimenti, purtroppo con prezzi molto elevati. Taluni sostengono, però, che la maggior durata renda, nel lungo periodo, questi motori più economici.
I principali produttori di motori elettrici standard che si trovano nelle scatole per mini 4wd Tamiya sono la Mabuchi Motor e la Suntech Motor.