Il Game Boy (in giapponese: ゲームボーイ) è una console portatile di Nintendo progettata dal team interno R&D#1 capeggiato daGunpei Yokoi. È stato commercializzato in Giappone il 21 aprile 1989, negli Stati Uniti in agosto e in Europa nel 1990[5][6]. È la prima console portatile di Nintendo, che già si era distinta negli anni '80 nella produzione dei giochi elettronici portatili Game & Watch. [modifica]
Fornito di un processore Z80 della Sharp personalizzato per le esigenze di gioco, alimentato a batterie stilo, è dotato di un piccolo schermo LCD integrato capace di varie tonalità di grigio su fondo verde. Il quadro comandi consiste di una croce direzionale di colore nero posizionata sulla sinistra della console, di due pulsanti viola sulla destra ("A" e "B") e dei tasti "select" e "start" in basso al centro. I giochi sono su cartucce di dimensioni contenute, adatte ad un facile trasporto. Di questi, Tetris è stato il gioco che ha inizialmente spinto le vendite del portatile di Nintendo rendendolo popolare in tutto il mondo.
- CPU: Sharp LR35902 a 8 bit modificato (simile all'Intel 8080), impostato a 4.19 MHz. Implementa anche un generatore di suoni.
- RAM: 8 kByte S-RAM interna
- ROM: cartucce da 256 kbit, 512 kbit, 1 Mbit, 2 Mbit, 4 Mbit e 8 Mbit
- Video RAM: 8 kByte interna
- Suono: 4 canali stereo. L'unità ha un solo speaker, ma l'uscita audio per le cuffie è stereo
- Video:
- Display: LCD da 160 x 144 pixel
- Schermo: 66 mm diagonale
- Colore: 4 gradi di grigio (verde-nero)
- Comunicazione: fino a 4 Game Boy collegabili tramite cavo
- Batterie: 4 batterie tipo AA per circa 35 ore di gioco
Ogni gioco è scritto su ROM contenute in piccole scatole di plastica grigia chiamate cartucce, aventi su una fessura una porta hardware per la connessione con la console. Le cartucce del Game Boy misurano 5,8 cm per 6,5 cm. Se è presente una batteria tampone le partite possono essere salvate, così da essere riprese in un secondo tempo dopo lo spegnimento della console.
La cartuccia viene infilata dall'alto nell'apposito alloggio. Se viene estratta durante il gioco il Game Boy si blocca, il suono si ferma e l'immagine si corrompe. Questa procedura in alcuni casi può compromettere la cartuccia stessa e/o rovinare i salvataggi di gioco, e per questo la levetta di accensione del Game Boy è dotata di un blocco che non permette di sfilare la cartuccia quando l'unità è accesa.
Vendite e concorrenti [modifica]
Game Boy e Game Boy Color insieme hanno venduto 118,69 milioni di unità in tutto il mondo, del quale 32,47 milioni in Giappone, 44,06 milioni in America, e 42,16 milioni nel resto del mondo.[2][1]
Quando fu presentato il Game Boy, anche Atari lanciò una console portatile: l'Atari Lynx. Tecnicamente superiore (schermo a colori, retroilluminazione e capacità di networking)[7], era però più costoso e più pesante; anche la durate delle batterie era nettamente inferiore (circa 4 orecontro le 35 del Game Boy). Questi e altri diffetti gli impedirono di emergere[8].
Nel 1991 la storica rivale di Nintendo, la Sega, rilasciò il Game Gear. Anche questo a colori, aveva difetti simili al Lynx; tuttavia, la compatibilità con le cartucce del Sega Master System (tramite un adattatore) unita ad una agressiva campagna di marketing che ne evidenziava la superiorità dell'hardware rispetto al Game Boy, gli garantirono un certo successo.
- Il Game Boy Battery Pack, un alimentatore portatile dotato di batterie ricaricabili[9].
- Il Game Link Cable, cavo per connettere due Game Boy (incluso in alcune edizioni scatolate)
- La Game Boy Camera, che poteva scattare fotografie in bianco e nero e in risoluzione 128×123.
- La Game Boy Printer, una mini stampante termica in grado di stampare le foto scattate, oltre che ad essere compatibile con alcuni titoli come The Legend of Zelda: Link's Awakening DX e Pokémon Giallo.
- Il Work Boy, che includeva una mini tastiera e una cartuccia che rendeva il Game Boy una agenda portatile. È stato presentato nel numero 36 della rivista Nintendo Power (maggio1992), ma mai rilasciato.
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